ERICA: UNA FIORITURA PERFETTA PER L’ AUTUNNO E L’ INVERNO

L’Erica Gracillis e l’Erica Calluna sono delle piante che possono dare vita a giardini e balconi rendendo l’autunno vivace e donandoci in questa stagione fioriture allegre e variopinte, anche se può avere un po’ di fioritura pure in primavera, e donarci coloratissimi fiori per tutto l’inverno.
Si tratta di una piante erbacee arbustive sempreverdi molto compatte, che possono raggiungere i 50 cm di altezza, con fusti ricoperti da foglie piccole e verdi, aghiformi, e con fiori in tutte le tonalità del rosa, che sopportano molto bene il freddo, quindi sono piante perfette per l’autunno e l’inverno.
PIANTARE O TRAVASARE L’ERICA DOPO L’ACQUISTO
L’errore che molti fanno dopo averla acquistata è quello di rinvasarla usando un comune terriccio, acquistato in un qualsiasi negozio che tratti articoli per la casa, ma occorre sapere che l’erica essendo una pianta acidofila vive bene in terreni acidi, ossia con un pH inferiore a 6,5 altrimenti potrebbe avere disturbi dovuti alla difficoltà di estrarre il ferro necessario al suo sviluppo.
Pertanto tenendo conto che di solito i terreni in genere hanno un pH vicino al neutro, se vogliamo coltivare un Erica in salute, ora sappiamo che non si accontenterà di un terreno qualsiasi ma dovremmo per forza di cose sistemarla in un terriccio per piante acidofile che si può facilmente acquistare in un gardencenter, un vivaio specializzato oppure online cliccando su una delle immagini qui sotto.
Comunque non è strettamente necessario rinvasarla subito dopo l’acquisto perchè va fatto solo quando ha raggiunto dimensioni troppo eccessive rispetto al vaso in cui è collocata e preferibilmente in primavera.
Cerchiamo di sfilare la piantina dal vasetto di plastica in cui l’abbiamo acquistata evitando di rompere la terra e di rovinare il suo pane di terra (la formina di terra aderente alle radici che assume la forma del vaso che la contiene), ponendo particolare attenzione a non toccare radici e radichette che si sono sviluppate nel vasetto per evitare di fare danni.
Il nuovo vaso dovrebbe essere poco più grande del vecchio (circa 2 cm di diametro in più) e prima di riempire il nuovo vaso con del terriccio per piante acidofile, sarebbe bene mettere sul fondo di quest’ultimo uno strato di argilla espansa alto un paio di centimetri che possiamo acquistare online cliccando sull’immagine qui sotto
Mentre se intendiamo piantare l’erica in piena terra, direttamente in giardino, occorrerà scavare una buca più grande del vaso in cui si trova la pianta acquistata, proprio perchè quest’ultima dovrà essere riempita sul fondo e sui lati di terriccio per acidofile.
Una cosa importante da sapere è che l’erica predilige terreni con un giusto livello di umidità, ovvero né troppo asciutti e nemmeno troppo umidi, l’importante è che siano ben drenati (lascino defluire l’acqua) soffici e arieggiati.
DOVE POSIZIONARLA
L’erica è pianta che ama la luce solare, ma non l’esposizione diretta. Se si vuole esporre l’erica alla diretta luce solare bisogna farlo nelle prime ore del mattino e per non più di due ma solo nella stagione autunnale o invernale
La posizione ideale per la coltivazione dell’erica è in zone ombreggiate e ben arieggiate. Nelle aree del Nord l’erica si può coltivare anche nei luoghi soleggiati, ma sempre ben arieggiati.
Anche se l’erica resiste bene alle temperature invernali il vaso deve essere collocato in ambienti con temperature non inferiori ai sette gradi e non superiori ai quindici, in luoghi freschi e arieggiati.
COME ANNAFFIARLA
L’erica non necessita di annaffiature eccessive, ma costanti e regolari, in modo da garantire un buon equilibrio idrico senza rischio di ristagni o eccessiva secchezza del terriccio e della pianta. Le irrigazioni possono essere effettuate ogni quindici o venti giorni.
L’acqua deve essere priva di calcare altrimenti si rischia di alterare il ph del terreno. In estate, per favorire l’umidità del terriccio e la relativa evaporazione, si possono effettuare delle nebulizzazioni di acqua sulla chioma della pianta. Per verificare se l’acqua del nostro rubinetto contiene una certa quantità di calcare possiamo utilizzare dei bastoncini adatti a misurare la durezza dell’acqua, come quello indicato nell’immagine qui sotto, e nel qual caso acquistare online, cliccando su una delle immagini qui sotto, un semplice ed economico depuratore da sistemare sotto il rubinetto per depurare l’acqua.
CONCIMAZIONI
L’erica va concimata con un fertilizzante liquido, specifico per acidofile, come quelli indicati qui sotto, ogni due settimane, partendo dall’estate. Durante la fioritura è consigliabile usare concimi con alto titolo di potassio per stimolare una sana e rigogliosa crescita dei fiori.
Il concime adatto all’erica deve essere ricco di macroelementi ( azoto, fosforo, potassio) e microelementi, tra cui ferro, manganese, boro, zinco e altri che aiutano la pianta ad assorbire meglio le sostanze nutritive e a correggere eventuali squilibri chimico fisici del terreno di coltivazione.
Il dosaggio ideale per la sana crescita dell’erica dovrebbe essere leggermente inferiore a quello riportato nella confezione di acquisto del concime.
POTATURE
L’erica è una pianta che non necessita di potature eccessive o aggressive. In genere si interviene una volta all’anno per eliminare i fiori secchi e accorciare i rami troppo lunghi. L’operazione va effettuata dopo la fioritura ed entro la fine di maggio, specie per le varietà coltivate all’aperto a scopo tappezzante.
MALATTIE
Molto temibile per l’erica è la carenza di acqua che causa l’assottigliamento del fusto e la caduta delle foglie. Questo sintomo può essere prevenuto nebulizzando ogni giorno la chioma della pianta con acqua non calcarea.
Oltre a questo l’erica viene spesso attaccata da comuni insetti come la cocciniglia e il ragnetto rosso.
L’infezione da cocciniglia cotonosa è facilmente riconoscibile perché la pianta si ricopre di chiazze biancastre, come se fossero batuffoli di cotone, oltre che da sostanze zuccherine ed appiccicose che la rendono esposta anche all’attacco di muffe.
Oppure l’infezione da ragnetto rosso si manifesta con macchie rossastre sulle foglie e presenza di ragnatele.
Gli attacchi di questi insetti parassiti si combattono tramite utilizzo di insetticidi specifici, reperibili presso i vivai e le aziende che commerciano prodotti e insetticidi per l’agricoltura, oppure cliccando su uno dei link qui sotto.
Le radici dell’erica vengono spesso aggredite da un fungo parassita, l’Hymenoscyphus ericae, ma non c’è da temere perchè l’infezione non provoca sintomi o gravi patologie alla pianta, visto che lei usa il parassita per potenziare la sua capacità di assorbimento delle sostanze nutritive del terreno.
Se non ne possiedi una non pensi sia arrivato il momento di provare a vedere come sta sul tuo balcone o nel tuo giardino? Prova a cliccare su una delle immagini qui sotto per saperne di più!
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È una pianta bellissima! La compro tutti gli anni ma puntualmente mi si secca tutte le volte!!
Comunque sarà forse perché non sapevo avesse bisogno di terreno acido e che innaffiarla con l’acqua calcarea fosse dannoso, questo articolo mi ha chiarito le idee e quest’anno proverò a seguire i suoi consigli, anzi acquisterò tutto il materiale cliccando direttamente sui link, suggeriti!
Bah! Io la lascio nel vasetto con cui la compro e lascio che la pioggia la innaffi così vedo che mi dura tutto l’inverno…