NEVE: UN DONO DI DIO PER LE NOSTRE PIANTE

BENEFICI
Un vecchio proverbio recita: “Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame”, proprio ad indicare che la neve oltre ad essere un pericolo quando è causa di rotture in alberi e cespugli può portare comunque benefici e fertilità terreno.
Infatti possiamo considerarla un dono perché protegge il terreno e tutta la sua parte viva (batteri e funghi amici delle colture) dall’azione del gelo, lo idrata profondamente senza dilavarlo. Inoltre contribuisce a disinfestare l’ambiente e le nostre piante dagli insetti dannosi, questi infatti sono organismi pecilotermi, vivono cioè in funzione delle temperature esterne, perciò si comprende bene che se le temperature in caso di neve sono prossime allo zero tutti gli insetti dannosi per le piante muoiono a causa dell’abbassamento termico.
È un ottimo isolante termico naturale perché il calore che si accumula nel terreno non si disperde nell’atmosfera, sotto la neve solitamente ci sono tra 3° e gli 8 °C di temperatura in più rispetto all’atmosfera esterna, proprio perché il manto nevoso è costituito per una parte d’acqua e per nove parti di aria (che funge da miglior isolante termico) intrappolata al suo interno.
E’ scientificamente provato che sotto 75 cm di neve la temperatura è praticamente costante. È anche un’importante fonte di approvvigionamento idrico del suolo perché sciogliendosi rifornisce il terreno di umidità. Si considera che la quantità di acqua che si ricava dalla neve corrisponda alla decima parte del suo spessore, cioè uno strato di 10 cm di neve origina circa 10 mm di acqua. Inoltre costituisce una riserva nutritiva naturale che sostiene le piante sempreverdi per il semplice motivo che cattura all’interno del suo strato l’azoto e l’ammoniaca presenti nell’aria riuscendo poi a liberarli un poco alla volta man mano che si scioglie.
Non preoccupiamoci perciò se il nostro orto viene ricoperto da un bel manto bianco, soprattutto se viviamo in zone dove le precipitazioni sono sporadiche, in primavera avremo una grande riserva idrica per cui le future coltivazioni ci ringrazieranno.
SVANTAGGI
La neve tuttavia, determina anche gravi effetti negativi. Essa provoca gravi danni di tipo meccanico alla struttura scheletrica delle piante, quando il peso della neve supera i limiti di carico dei rami. Questi danni sono particolarmente gravi su piante sempreverdi, in quanto dotate di una maggiore capacità di trattenere la neve a causa della loro massa vegetativa ricca di foglie.
E’ buona norma liberare rapidamente le nostre piante da questo peso, scuotendole ripetutamente sino alla completa rimozione.

Un altro effetto negativo della neve è quello di generare forme di intossicazione perché se la neve si scioglie velocemente, dopo una calda giornata di sole e poi la temperatura scende rapidamente a 0°C si forma una crosta impermeabile sui tessuti vegetali, sotto la quale viene a crearsi un ambiente privo di ossigeno che può provocare una grave intossicazione della pianta che non riesce ad eliminare il gas CO2 derivante dall’evapotraspirazione.
Questo genera un notevole stress alla pianta che nei casi più gravi può determinarne persino la morte. In presenza di queste condizioni meteorologiche occorre tutelare le nostre piante con mezzi di protezioni anche molto semplici, ponendo ad esempio su di esse un telo protettivo di tessuto non tessuto (vedi articolo).
Cosa ben diversa dalla neve è il freddo e il gelo, infatti alcune piante possono patire molto lo sbalzo di temperatura. Il freddo ‘brucia’ le piante, rovina le foglie e affatica le radici. Quando fa davvero molto freddo l’acqua nei sottovasi può diventare ghiaccio e questo crea non poche difficoltà alle piante.
COME RECUPERARE LE PIANTE
Se la pianta rimasta al freddo e al gelo è una pianta da fiore, ad esempio una stella di Natale (vedi articolo su come recuperare la stella di n.), provate a risollevarne le sorti portando il vaso in casa e eliminando le parti rovinate. Se le radici e i fusti sono vivi le vostre piante sofferenti potrebbero rifiorire. Non abbandoniamola e continuiamo a curarla.
Innaffiamo le piante solo se il terriccio non è umido. Traslochiamole in un luogo riparato e svuotiamo i sottovasi perché i residui di acqua rimasti potrebbero trasformarsi in ghiaccio a causa del freddo.
Se la pianta da salvare è un’aloe vera prestiamo attenzione allo stato delle foglie. Se le foglie sono diventate mollicce a causa dell’umidità e del freddo trasportiamo la pianta all’interno e non innaffiamola per un po’. Possiamo infine eliminare le parti marce ma non tocchiamo le parti della pianta che stanno bene.
COME TOGLIERE LA NEVE DALLE PIANTE
Non abbiamo bisogno di attrezzatura particolare basterà una scopa di saggina e uno straccio di lana o cotone.
Avvolgiamo nello straccio di cotone le setole della scopa di saggina posizionandoci lateralmente alla pianta e diamo dei piccoli colpi alla chioma scuotendo i rami interessati per far cadere la neve, scrolliamo bene tutti i rami seguendo quest’operazione con lentezza e delicatezza.
PIANTE CHE RESISTONO AL FREDDO E AL GELO
Fra le piante che resistono bene alle basse temperature e riempiranno di verde e colori i nostri giardini anche in inverno troviamo:
edera – corbezzolo – ciclamino – viola – pervinca – elleboro – agrifoglio – erica – calicanto – rododendro –
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